A spasso nel Cosmo con l'occhio al telescopio -

A spasso nel Cosmo con l'occhio al telescopio

Come lavorano gli astronomi? Osservazioni e analisi dei dati in diretta dal telescopio di Loiano

Gli astronomi e il Parco Astronomico INAF-OAS di Loiano

Molti pensano che il lavoro dell’astronomo consista nel porre il proprio occhio all’oculare di un telescopio e descrivere l’oggetto celeste. In realtà l’osservazione astronomica è molto più complessa e articolata. 
Gli astronomi dell’INAF-OAS Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna vi mostreranno cosa avviene durante una vera sessione osservativa.
Vi verrà anche presentato il Parco Astronomico di Loiano, che comprende diversi strumenti e attrezzature, sia scientifiche che divulgative.

Il Parco Astronomico di Loiano si trova a 37 km da Bologna, lungo la Strada Statale 65 della Futa, 1 km oltre Loiano in direzione di Monghidoro ed è gestito dall’INAF-OAS. Il Parco è dotato di due telescopi, un planetario e un’aula didattica ospitati in distinte strutture.

Il Telescopio Cassini 

E’ il telescopio con cui verranno effettuate le osservazioni.

Il telescopio da 152 cm, secondo in Italia per dimensioni e inaugurato nel settembre 1976, è dedicato a Gian Domenico Cassini che fu creatore della meridiana di San Petronio e un pioniere dell’osservazione dei pianeti dall’Osservatorio di Parigi.

Il “Cassini” ha la struttura caratteristica dei moderni telescopi: manca il tubo e le parti ottiche sono sostenute da un traliccio metallico; una serie di contrappesi bilanciano il telescopio in modo da rendere minimi gli sforzi e le tensioni che ne diminuirebbero la precisione di puntamento. Il sistema ottico è formato da uno specchio principale concavo del diametro di 152 cm, con un foro centrale, e da uno specchio secondario convesso con un diametro di circa 60 cm.
L’edificio è stato progettato dall’Ufficio Tecnico dell’Università di Bologna, in un progetto congiunto con il Dipartimento di Astronomia, facendo affidamento sull’esperienza sviluppata da REOSC negli edifici di Haute Provence (Francia) ed ESO (Cile).


Il telescopio storico da 60 cm

Il telescopio da 60 cm fu inaugurato il 15 Novembre 1936 ed era uno dei più importanti d’Italia e nel mondo. Lo strumento fu ordinato nel 1931 alla ditta Zeiss di Jena. La costruzione fu possibile grazie ad una donazione della vedova Merlani per onorare la memoria del marito.
Negli anni intorno al 1960, fu convertito in un telescopio dedicato alla fotometria fotoelettrica. Dal 1996 è utilizzato per la divulgazione. 

Il Planetario

Il Planetario, sito in via Nazionale 11, è una cupola di 6 metri di diametro in cui viene proiettato, utilizzando la tecnologia digitale, il cielo notturno. È stato inaugurato il 15 Luglio del 2015 ed è in grado di ospitare circa 30 persone comodamente sedute. Gli spettatori sono immersi nella proiezione del cielo stellato. È possibile non solo osservare il cielo alla scoperta delle sue bellezze, ma anche effettuare una esporazione spaziale, sorvolando da vicino i pianeti del Sistema Solare, nebulose, galassie, buchi neri, e altro ancora.

L'Aula Didattica

L’Aula didattica è il luogo dove gli astronomi spiegano il cosmo ai visitatori con l'ausilio di immagini di oggetti astronomici, costellazioni, riproduzioni di alcuni suoli dei pianeti, exhibit multimediali e una sala di proiezione immersiva, strumenti adatti a stimolare la curiosità dei visitatori.


Mostre e percorsi

All'esterno degli edifici è possibile seguire il Modello del Sistema Solare, (una rappresentazione in scala della distanza dei pianeti dal Sole) e il Calendario Cosmico (dove un secondo vale 444 anni terrestri).

Nell’aula didattica si può visitare la mostra temporanea su Guido Horn D’Arturo, fondatore della Stazione Osservativa di Loiano, oltre che divulgatore di fama mondiale. Questa mostra nasce da una collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna e può essere visualizzata a questo link mostra on-line.

    Non siete riusciti a partecipare alla diretta durante la Notte dei Ricercatori?

    Potete guardare la registrazione qui