Augusto Righi è stato il maggiore dei fisici italiani tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Il suo principale contributo riguarda lo studio del comportamento delle onde elettromagnetiche, la cui esistenza veniva predetta nelle celebri equazioni di Maxwell del 1865. Gli apparati sperimentali progettati e costruiti da Righi, recentemente restaurati in occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla scomparsa dello scienziato organizzate da DIFA e SMA, aprirono la strada alla produzione di onde radio e microonde; il lavoro scientifico di Righi andò quindi intrecciandosi con gli straordinari sviluppi tecnologici messi in atto da Guglielmo Marconi.
Allo stesso tempo, Righi appartiene a una generazione di professori bolognesi attivi nel secondo Ottocento i quali, mentre ristabilivano lo status intellettuale dell'Alma Mater dopo il difficile periodo post-napoleonico, costruivano l'assetto dell'Universitàattuale: di questa generazione, e di quella immediatamente successiva, facevano parte personalità come Luigi Bombicci, Giovanni Capellini, Giosue Carducci, Giacomo Ciamician e Salvatore Pincherle. Al pari di molti di questi, Righi divenne fondatore dell'Istituto per lo sviluppo della propria disciplina, l'Istituto di Fisica che inaugurò nel 1907.
Inoltre, nel 1905 Righi veniva nominato Senatore del Regno d'Italia: in questa veste, oltre ad occuparsi di disegni di legge, di riforme della scuola e dell'Università, introdusse il trasporto di posta aerea in Italia.
IL RESTAURO DEGLI STRUMENTI DI AUGUSTO RIGHI
Regia: Emma D'Orto - Studentessa di LM in Fisica, indirizzo Didattica e storia della fisica, Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Bologna.
Progetto a cura del Dipartimento di Fisica e Astronomia e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna nell'ambito delle iniziative per le celebrazioni dei 100 anni dalla scomparsa di Augusto Righi.